Rodinal magic trick: Lo stand developing

Amo il Rodinal per tanti motivi uno dei quali è come varia il risultato in base alla diluizione utilizzata per sviluppare la pellicola.

Di solito uso il rodinal a 1:50 per il compromesso tra grana/contrasto/compensazione tra le ombre e le luci che produce.

Esiste una tecnica particolare lo sviluppo stand o semi-stand. Questa tecnica ottiene i risultati migliori con le pellicole a bassa sensibilità come le 50iso che danno problemi di gestione del contrasto tra alt-luci e ombre, o con soggetti in luce molto forte e contrastata.
Lo scopo finale è ottenere un negativo ben bilanciato, ricco di dettagli sia nelle ombre che nelle zone fortemente illuminate.

Il principio è usare uno sviluppo molto diluito come il rodinal a 1:100 e lasciarlo agire senza agitazione per circa 1 ora a temperatura costante.
Il rodinal a queste diluizioni diventa fortemente compensatore, l’assenza di agitazione abbassa notevolmente il contrasto; unica nota che può essere negativa è un forte aumento del micocontrasto (in pratica come applicare una Unsharp Mask troppo forte).

Nel dettaglio:

  1. Rodinal 1:100
  2. 30 sec di agitazione iniziale
  3. 30 minuti fermo, con la tank immersa in catino di acqua a 20°
  4. un paio di ribaltamenti
  5. 30 minuti fermo, con la tank immersa in catino di acqua a 20°
  6. fissaggio come al solito

Naviglio Pavese - chiusa presso ex Filature Schappe

Qui un paio di scatti fatti con questa tecnica di sviluppo.

12 thoughts on “Rodinal magic trick: Lo stand developing”

  1. A giudicare dal risultato mi pare un’eccellente tecnica di sviluppo!
    Avrei alcune domande da farti: con quale macchina fotografica hai scattato questa foto? Te lo chiedo perchè, a giudicare dall’incisione e dalla qualità dell’immagine, mi ricorda la resa eccellente ed unica delle ottiche Zeiss.
    Se dovessi impiegare questa tecnica di sviluppo dopo aver esposto i fotogrammi con lenti Carl Zeiss il microcontrasto risulterebbe eccessivo oppure ancor più apprezzabile?

    David.

  2. la foto è stata fatta con una biottica, Yashica Mat 124G.
    monta una buona lente con schema tessar poi tanto fa la resa a schermo (comunque anche ingrandita ha il suo bel dettaglio) 🙂

    Per la seconda domanda, non saprei, dipende dal soggetto della foto
    per un ritratto di signora non lo fari a meno di non voler esaltare ogni minima imperfezione del viso 🙂

  3. Ciao, scusa, ma i tempi consigliati dal sito in link
    digitaltruth
    sono tutti diversi per il Rodinal
    Lì si consigliano 20 minuti a 20 gradi per l’FP4, diluizione 1 a 100, Tu invece consigli una ora nello stand developing…
    Ciao Mauro

  4. il punto è proprio nel fare lo stand developing, da quello che ho visto quelli sono i tempi per il rodinal 1:100 con il normale ritmo di agitazione, il tempo che ho dato è per un processo particolare.
    La tank deve stare ferma per 30 minuti, fare due ribaltamenti e aspettare altri 30 minuti prima di svuotare la tank.

  5. Ma come tieni la temperatura costante per tutto questo tempo?
    Col caldo estivo o col caldo del riscaldamento, l’acqua del bagno termico non ti sale in temperatura? o usi un refrigeratore?

  6. il catino d’acqua aiuta , poi ogni 10/15 minuti un occhio al termometro lo butto, se la temperatura sale aggiungo un poco di acqua fredda.

  7. ciao michele, ma nello sviluppo stand la tank non dovrebbe rimanere proprio ferma? il tuo non è per caso il metodo per il semi stand?
    in caso fosse così per avere uno sviluppo stand che tempi e modalità dovrei applicare?

    ciao
    gab-

  8. Che bello! Ho proprio una pan-F nella macchina e credo che le toccherà il semi-stand 🙂
    Grazie

  9. Ciao
    vorrei provare lo sviluppo stand con il rivelatore che ho ora, cioè un rollei rhs high performance.
    la pellicola che vorrei provare è una di quelle prese alla ipercoop (dovrebbe essere Ferrania) 400 iso.
    Come mi consigli di procedere con lo sviluppo in stand (riguardo a temperatura e tempi) ?
    grazie

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