Oggi prendendo in mano l’inserto del Giovedì del Corriere della Sera trovo in copertina una foto interessante:
Un reportage sulle opere mai finite di questa “povera” Italia. Quello che mi ha colpito del reportage fotografico di Pablo Balbontin e Luca Marinelli (che si può vedere qui ) è l’uso estensivo dell’effetto “miniatura” o “messa fuoco selettiva” o “tilt&shift” che dir si voglia.
Sinceramente non riesco a giudicare se “reale” ottenuta con ottiche decentratili o “fake” fatta con photoshop.
Quello che mi interessava è come questo genere di effetti che nasce come fenomeno sul web poi si sposta anche al foto giornalismo (con circa 4 anni di ritardo 😉 ). Lo avevo notato anche nell’ultimo WPP con una quantità di immagini del tipo low-fi.
ciao sono Pablo balbontin autore della foto di copertina del magazie, tutto il lavoro che hai visto è reale il tilt è fatto con una sinar 10 per 12
salud
pablo
Ciao Pablo
grazie per la precisazione, dalla resa sulla rivista non riuscivo a giudicare che tipo di tecnica era usata, comunque quello che mi stupiva era il travaso di alcune tecniche (low-fi, effetto miniatura, HDR) dal web alla foto di reportage.