D.I.Y. Lens Baby: Giocando con il Tilt&Shift

Era tempo che volevo sperimentare con gli obbiettivi decentrabili e gli effetti del Tilt&Shift, non potendo permettermi un PC-E NIKKOR 24mm f/3.5D ED ne tanto meno un lensbaby solo per giocare sono ricorso al fai da te.

Occorrente:

  • Obbiettivi guasti da smontare, nel mio caso un 50mm e un 28mm
  • Adattatore M42-Nikon con lentina per messa a fuoco all’infinito
  • Camera d’aria di una Mountain Bike pulita esternamente e internamente

Con un poco di manualità sono riuscito a smontare e  sfilare dagli elicoidi i gruppi ottici completi dei due obbiettivi e collegarli con la camera d’aria alle rispettive flange che avevo recuperato.

DIY Lensbaby

Le fascette servono a bloccare la camera d’aria.

Ora montato il tutto sulla macchina fotografica grazia all’adattatore m42->Nikon si inizia a giocare:

  • la messa a fuoco si fa facendo avanzare o ritraendo l’obbiettivo
  • se si piega l’obbiettivo verso l’alto o il basso si ottiene una sottile linea a fuoco orizzontale
  • se si piega a sinistra o destra la zona di messa a fuoco parte dalla  fotocamera fino all’orizzonte
  • quando si usa il 28mm si ottengono anche interessanti deformazioni prospettiche
  • naturalmente l’esposizione è manuale e nel mio caso ho pure perso l’uso dei diaframmi

 

At park

DIY LensBaby 28mm

Tilt & Shift

Sviluppi futuri? Appena riesco a entrare in possesso di uno zoom guasto proverò con quello.  Gli Zoom rispetto ad un fisso ha il vantaggio in questo caso di avere un abbondante spazio retrofocale con maggior agio ai movimenti verticali e orizzontali

qualche link interessante:

 

[dinamiche fotografiche] il tilt&shift in copertina

Oggi prendendo in mano l’inserto del Giovedì del Corriere della Sera trovo in copertina una foto interessante:

Un reportage sulle opere mai finite di questa “povera” Italia. Quello che mi ha colpito del reportage fotografico di Pablo Balbontin e Luca Marinelli (che si può vedere qui ) è l’uso estensivo dell’effetto “miniatura” o “messa fuoco selettiva” o “tilt&shift” che dir si voglia.

Sinceramente non riesco a giudicare se “reale” ottenuta con ottiche decentratili o “fake” fatta con photoshop.

Quello che mi interessava è come questo genere di effetti che nasce come fenomeno sul web poi si sposta anche al foto giornalismo (con circa 4 anni di ritardo 😉 ). Lo avevo notato anche nell’ultimo WPP con una quantità di immagini del tipo  low-fi.

miniature2
Latente – miniature, Milano 2006